Allergie e intolleranze alimentari, reali solo 9 su 10


Secondo un recente studio nonostante ci sia un 20% della popolazione che denuncia di soffrire di allergie e intolleranze alimentari, meno del 2% soffre effettivamente di un problema di questo genere.
I ricercatori della Portsmouth University (Uk) hanno esaminato una serie di studi su allergie e intolleranze alimentari per scoprire che sono milioni le persone che arbitrariamente e inutilmente escludono dalla loro dieta elementi nutritivi essenziali perché convinti di essere allergici o intolleranti a certi alimenti.
Un allergia alimentare è una forte risposta immunitaria provocata da diversi alimenti. I più comuni sono uova, arachidi e latte.
In genere, il sistema immunitario difende il corpo dalle sostanze potenzialmente dannose come batteri, virus e tossine. In alcune persone però, una risposta immunitaria è provocata da una sostanza che è generalmente innocua, come ad esempio un determinato cibo. Infatti, la causa delle allergie alimentari non è pienamente comprensibile. Mentre più persone hanno intolleranze alimentari, le allergie alimentari sono meno comuni. In una vera allergia, il sistema immunitario produce anticorpi e istamina in risposta a specifici prodotti alimentari. Ogni cibo può causare una reazione allergica, ma alcuni alimenti sono i più probabili. Nei bambini, le più comuni allergie alimentari sono dovute a: uova, latte, arachidi, frutti di mare (gamberi, granchi, aragoste, lumache, vongole); soia, noci, grano.
Un allergia alimentare spesso inizia durante l’infanzia, ma può cominciare a qualsiasi età. Fortunatamente, molti bambini superano alcuni tipi di allergie dopo i 5 anni se si è evitato di mangiarli in questo periodo. Purtroppo le allergie alle arachidi, noci e frutti di mare e tendono a resistere per tutta la vita. In bambini di età superiore ai 5 anni e per gli adulti, le più comuni allergie alimentari sono: pesci, arachidi, frutti di mare e noci.
Però, non è chiaro se gli additivi alimentari,come coloranti, addensanti e conservanti possano causare una vera reazione allergica. Una sindrome allergica orale può verificarsi dopo aver mangiato alcuni tipi di frutta fresca e ortaggi. Gli allergeni in questi alimenti sono simili ad alcuni pollini. Qualche esempio è dato dai semi di melone, ambrosia e mela.
Sono in molti a credere di essere allergici ma pochi a non esserlo veramente. La maggior parte dei sintomi sono causati da intolleranze agli alimenti, quali: prodotti del mais; latte e prodotti lattiero-caseari (intolleranza al lattosio); grano e altri prodotti contenenti glutine (Celiachia).
I sintomi di solito iniziano immediatamente, raramente oltre le 2 ore dopo aver mangiato e molto difficilmente molte ore dopo aver mangiato il cibo in questione. Se si sviluppano sintomi poco dopo aver mangiato un determinato cibo, si può avere una allergia alimentare. I principali sintomi comprendono orticaria, voce rauca e sibilo. In reazioni gravi, si può avere una bassa pressione sanguigna e blocco delle vie respiratorie. Altri sintomi che possono verificarsi sono: dolore addominale; angioedema (gonfiore, in particolare delle palpebre, viso, labbra e lingua); diarrea; difficoltà a deglutire; prurito della bocca, gola, occhi, pelle, o anche in altre parti del corpo;sensazione di avere la testa leggera o di star per svenire; congestione nasale; nausea; naso che cola; fiato corto; crampi allo stomaco; vomito.
Un esame del sangue o cutaneo possono essere fatti per identificare i livelli elevati di anticorpi (in particolare Ige), e confermare se si tratta di una reazione allergica. Eliminare dalla dieta il cibo che si sospetta sia coinvolto fino a quando i sintomi scompaiono, per poi reintrodurlo per vedere se si sviluppa una reazione allergica. A volte può essere necessario anche provocare una reazione allergica in condizioni controllate. Questo test può essere fatto soltanto da un medico. Non tentare mai deliberatamente di provocare una reazione o di reintrodurre un alimento sospetto.
Gli antistaminici possono eliminare il disagio e creme per la pelle possono fornire un sollievo.
Ma spesso, le cause sono da ricercarsi nelle informazioni errate che vengono attinte da internet da certi giornali, dal gossip o da kit per l'auto-test (in genere inaffidabili), le quali contribuiscono a creare allarmismi inutili su finte intolleranze e allergie alimentari.
Per la coordinatrice della ricerca, la dr.ssa Carina Venter, alcune persone possono attribuire erroneamente determinati sintomi o disturbi a un alimento, mentre il loro problema è un altro e magari nasconde una malattia o un disturbo più serio.
Ha aggiunto: "C'è una chiara discrepanza tra il numero di persone che dichiarano di avere un'allergia alimentare o intolleranza e il numero di coloro in cui l'allergia o intolleranza alimentare può essere confermata da una diagnosi medica".

Commenti

ARCHIVIO ARTICOLI PRECEDENTI

Mostra di più

CATEGORIE ARTICOLI

Mostra di più

POST PIU' POPOLARI

PROPRIETA' E UTILIZZO

All Rights Reserved: è vietato qualsiasi uso delle immagini e dei contenuti di questo blog senza l'autorizzazione dell'autore. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Pertanto, non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7/03/2001.