Attenzione all'influenza A, non sempre si manifesta con dei sintomi


Su dieci persone infettate dal virus H1N1, soltanto due sono state "intercettate" dai medici sentinella. Le altre 8 non hanno manifestato sintomi. Infatti le persone colpite dalla nuova influenza A potrebbero essere più numerose di quanto si poteva immaginare dalle rilevazione fatte dalle autorità internazionali. Una ricerca condotta in Francia e pubblicata online sulla rivista "Plos Current Influenza", su 500 donne incinte di età compresa fra 20 e 39 anni. Le future mamme, tra l'altro giovani, sono la rappresentazione di una delle categorie per l'attuale pandemia.
La notizia è stata pubblicata sul quotidiano d'Oltralpe "Le Figaro", che rileva l'esistenza di una quota di "sommerso" 4 volte superiore al numero di malati arrivati all'attenzione dei medici.
Il virologo Fabrizio Pregliasco, dell'Università di Milano, afferma che - non stupisce e dimostra che la Nuova influenza A non è particolarmente virulenta. Anzi è meno pericolosa della stagionale, che in genere fa registrare una "fetta" di sommerso due volte superiore ai casi diagnosticati".
Va comunque detto che se da un lato l'influenza A è molto contagiosa ma poco violenta, dall'altro è la prima volta che si mostra tanta aggressività nei confronti dei felini. È successo in America, ma anche in Italia. Il virus prima si è diffuso fra i gattini, soprattutto con sintomi grastrontestinali. Poi si sono ammalati gli esemplari più anziani, che hanno sviluppato complicanze respiratorie. Le analisi del sangue hanno poi mostrato la presenza di anticorpi nel 55% degli animali, a dimostrazione che il virus si è poi diffuso da gatto a gatto. "È inutile avere paura degli animali domestici. In questo caso il gatto è il bersaglio del contagio. Ma non c'è pericolo che il gatto infetti la persona", conclude Pregliasco.
Dall'OMS arriva l'invito a non sottovalutare la malattia. "È troppo presto per affermare che si è superato il picco della pandemia di influenza a livello mondiale", ha dichiarato in un'intervista rilasciata al quotidiano svizzero "le Temps" Margaret Chan, direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità. "In alcuni paesi dell'emisfero nord come Canada e Stati Uniti, si è superato il picco della seconda ondata della pandemia. Ma gli altri paesi non sono a questa fase. L'inverno è ancora lungo". "Occorre non abbassare la guardia e osservare l'evoluzione della pandemia dai sei ai prossimi dodici mesi prima di cantare vittoria", ha informato ritenendo che non sia possibile stilare un bilancio sull'impatto del virus H1N1 "prima di due anni".

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