Dengue, boom di casi in Sud America. Ministero della Salute alza l'allerta anche in Italia
Sale in Italia l'allerta dengue. Dopo l'aumento dei casi registrati in Brasile e Argentina il Ministero della Salute italiano – su disposizione del Direttore Generale Francesco Vaia – ha dato indicazione agli Uffici di Sanità Marittima Aerea e di Frontiera (Usmaf-Sasn) di innalzare il livello di attenzione e vigilanza nei confronti dei mezzi e delle merci importate "dai Paesi in cui è frequente e continuo il rischio di contrarre la malattia o dove è presente Aedes aegypti", la zanzara vettore del virus.
"La zanzara a cui si riferisce la circolare è l'Aedes aegypti, zanzara vettore specifico di Zika ed anche del virus Dengue – spiega Vaia – Tale zanzara non è presente nel nostro territorio e, pertanto, ne vogliamo impedire l'arrivo in Italia. Tra l'altro il nostro Paese è uno dei pochi se non l'unico in Europa che ha queste misure alla frontiera".
La ciroclare del Ministero della Salute italiano precisa che "il Regolamento sanitario internazionale prevede che l’area aeroportuale/portuale e i 400 metri circostanti siano tenuti liberi da fonti di infezione e contaminazione, quindi anche roditori e insetti". "Come già previsto dalla circolare del ministero della Salute del 28 settembre 2017, e in ossequio al Piano nazionale di prevenzione, sorveglianza e risposta alle arbovirosi (Pna) 2020-2025 raccomanda agli Usmaf-Sasn di vigilare attentamente – precisa il documento – sulla disinsettazione degli aeromobili e di valutare – conclude – l’opportunità di emettere ordinanze per l’effettuazione di interventi straordinari di sorveglianza delle popolazioni di vettori e altri infestanti e di disinfestazione".
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