Alito cattivo? Cosa fare


L'alito cattivo e il  campanello d’allarme che qualcosa non va nella nostra salute. Per questo bisogna imparare a distinguere l’alitosi vera dall’alitosi transitoria, che è invece innocua, dovuta per esempio ad abitudini viziate o legate all'alimentazione, o semplicemente riscontrata al risveglio, ogni mattina. 

 Perchè, l’alitosi, nella maggior parte dei casi (87%) è circoscritta a problemi della cavità orale (carie, gengivite, parodontite, flusso salivare ridotto), ma può essere associata anche ad altre patologie (8% dei casi) a carico dell’apparato urinario, respiratorio o soprattutto dell’apparato digerente. 

Alcune patologie, poi, come anche l’assunzione di  farmaci, possono condizionare il nostro alito.Che può essere anche cattivo. 

L'alitosi è causata da batteri sul materiale che rimane tra i denti sul 'fondo' della lingua. Le fessure della lingua, in particolare, forniscono un ambiente favorevole alla crescita di batteri che causano cattivi odori. Oltre anche a secchezza delle fauci, restauri dentali difettosi, ascessi ai denti e protesi sporche che possono contribuire a causare l'alitosi. 

Poi ci sono anche bronchiti, accessi polmonari, a causarla. 

Ma cosa fare? 

Ad accorgersi dell'alito cattivo sono soprattutto le persone che ci sono vicine (famigliari, amici e colleghi), perché mentre parliamo i composti solforati volatili e non, responsabili dell’alitosi, sono veicolati all’esterno della bocca con l’aria espirata e con le goccioline di saliva. Proprio per questo motivo sarebbe opportuno sensibilizzare chi ci sta accanto a riferirci se nota che abbiamo alito cattivo. Purtroppo ancora oggi l’alitosi è un argomento tabù. Alcune volte, però, grazie alla comunicazione non verbale, le persone con le quali ci relazioniamo ci informano involontariamente che il nostro alito è poco gradevole.

Il filo interdentale può essere un rilevatore di alito cattivo. Basta annusarlo a 5 cm di distanza, 5 secondi dopo il suo utilizzo. L’odore che sentirete sarà poi lo stesso odore avvertito dalle persone che vi sono accanto.

 Il consiglio migliore è quello di sottoporsi a controlli periodici dentali, partendo dall’igienista di fiducia. Anche in presenza di carie, gengivite, parodontite o altra patologia dentale significativa.

In più anche un otorinolaringoiatra potrebbe essere molto utile per tale fastidio. 

Perché potrebbe trattarsi di tonsilliti che presentano alitosi persistente nonostante le misure per migliorare l'igiene orale

Oltre alle cure  le cure odontoiatriche e una costante igiene della bocca rivolgetevi anche a gastrenterologo. 

Infine,  come rimedi più consigliati è quello di spazzolarsi i denti, le mucose orali e la lingua almeno due volte al giorno. E' possibile utilizzare anche il filo interdentale o lo scovolino ogni giorno, procedere a una pulizia delicata del dorso della lingua con un puliscilingua in plastica, e utilizzare un collutorio prima di andare a dormire. 

Se l'alitosi è legata ad un problema transitorio (ad esempio, assunzione di particolari cibi come aglio, cipolla, abitudini viziate) è possibile provare anche con un rimedio 'fai da te': basta prendere un bicchiere di acqua tiepida, scioglierci dentro 2 cucchiaini di bicarbonato, aggiungere salvia e menta e fare dei risciacqui. Questo rimedio non annulla del tutto il problema, ma lo riduce sesibilmente, come anche del gel all'aloe vera  o del succo di limone. 

Esistono poi collutori contenenti clorexidina o acqua ossigenata che agiscono direttamente sui batteri responsabili dell'alitosi: questi ultimi, però, è bene evitare di utilizzarli in autonomia ed è fondamentale che siano prescritti da un professionista, anche per minimizzare gli effetti indesiderati

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 ph credit pixabay

 



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