L'alterazione della proteina C reattiva nei bimbi obesi può causare problemi cardiaci
Una ricerca dell'Università del Nord Carolina, diretta dal dottor Asheley Skinner e pubblicata su Pediatrics, ha rivelato la presenza di livelli alti di Proteina C reattiva nei bambini, che negli adulti rappresenta il segnale di un'infiammazione in corso, legata a problemi cardiaci.
Lo studio ha interessato circa 16 mila bambini e adolescenti di età compresa tra 1 e 17 anni. Di essi, il 70 per cento godeva di buona salute, mentre il restante 30 per cento era obeso.
Dagli esami ematologici svolti su ciascuno di loro, è stato riscontrato che il 30 per cento degli obesi dai 3 ai 5 anni aveva i livelli di proteina C reattiva elevati, mentre nei soggetti sani tale percentuale era del 17 per cento.
Il valore elevato della proteina C reattiva col passare degli anni assumeva un andamento "a forbice": nei ragazzi tra i 15 e i 17 anni, la proteina raggiungeva livelli addirittura nell'83% degli obesi contro solo il 18% di quelli in forma.
Gli scienziati, hanno cercato di individuarne la causa, e cioè se l'infiammazione fosse una conseguenza dell'obesità.
Il dottor Skinner, capogruppo della ricerca, ha spiegato così commentato: "Abbiamo trovato una correlazione tra il peso e il marker dell'infiammazione molto prima del previsto; non sappiamo se sia l'obesità a causare l'infiammazione o il contrario, ma pensiamo che quella vera sia a prima ipotesi, e che l'infiammazione poi produca i danni cardiaci a lungo termine. E' importante sapere che i problemi dell'obesità nascono così presto non si può aspettare ad intervenire che arrivi l'adolescenza o l'età adulta".
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