Sedicenne in coma vegetativo dopo un semplice intervento di appendicite
Ragazza di 16 anni, Sara Ippolito è al San Gerardo di Monza in stato vegetativo. Dall’inizio di gennaio aveva mal di pancia, vomito.
I genitori hanno presentato un esposto alla procura di Lodi. Il 10 e l’11 gennaio la ragazza era stata portata dalla mamma, Razika Ghafssi, al pronto soccorso del S.Matteo e subito mandata a casa.
Poi era stata portata a Vizzolo Predabissi: «Speravo facessero altri esami, racconta in lacrime la mamma.
Il 15 gennaio l’hanno operata per appendicite, quando è uscita dalla sala operatoria stava bene, nonostante il vomito e l’agitazione».
Il papà Francesco Ippolito, racconta: «il corpo è diventato gelido, mani e piedi viola. Diceva di aver caldo, di non riuscire a respirare, il cuore batteva forte. Ma le infermiere e il medico dicevano che era agitazione, non ci ascoltavano». Poi, il giorno dopo, è stata portata in rianimazione, intubata, ha avuto il primo attacco cardiaco, seguito da altri due secondo l’esposto. Stabilizzata, è stata trasferita a Monza in rianimazione. Ma purtroppo da giovedì è in riabilitazione. I danni cerebrali sono irreversibili".
I genitori: "vogliamo capire cosa è successo in pediatria e fare in modo che non accada a nessun altro".
L’azienda ospedaliera di Melegnano cerca di difendersi dichiarando che la Tac di controllo addominale ha escluso complicanze legate all’intervento.
Di fronte ad un quadro clinico e radiologico di scompenso cardiorespiratorio che andava peggiorando e non rispondeva alle terapie, è stato richiesto l’intervento dell’ospedale San Gerardo di Monza.
Durante il trasferimento Sara ha avuto un arresto cardiaco, tempestivamente trattato. La Direzione Generale esprime il proprio dispiacere per le condizioni della paziente, e sostiene la professionalità del personale che ha sempre informato la famiglia sulle scelte terapeutiche resesi necessarie.
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