Il Consiglio Superiore della Sanità si esprimerà sulle linee guida per la Ru486
Ritornano le polemiche sulla commercializzazione e le modalità di somministrazione della pillola abortiva Ru486.
Il Sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, ritiene che la pillola debba essere utilizzata solo all'interno degli ospedali e non in day hospital, per dare la possibilità alla donna di essere sottoposta a controlli dopo il termine dell'aborto anche se effettuato per vie non chirurgiche.
Infatti, la Ru486, sottopone la donna agli stessi rischi dell'intervento chirurgico e deve essere quindi tutelarla sia medicalmente che psicologicamente dopo la somministrazione.
Al momento in Italia, a poche settimane dalla messa in commercio della pillola, sono solo le Regioni Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte, Toscana, Trento e Veneto ad aver stabilito una metodica di azione.
Secondo il ministro Ferruccio Fazio serve invece una normativa comune a livello nazionale; per questo, il ministero della Salute inoltrerà nei prossimi giorni la richiesta di un parere sulla RU486 al Consiglio superiore della sanità.
Lo ha detto il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, che si è soffermato molto sull`"esigenza avvertita da molti, anche dalle Regioni", di linee guida a livello nazionale per la somministrazione della pillola abortiva.
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