Benessere psicologico, il 50% dei disturbi appare già prima dei 18 anni di età



La Sinpf (Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia), a conclusione del XXV congresso nazionale rivela che il 50% dei disturbi di salute mentale, compare già prima del 18esimo anno di età.

"Abbiamo una finestra - spiegano in una nota Claudio Mencacci e Matteo Balestrieri, presidenti Sinpf - che ci consente interventi precoci per un recupero più rapido ed efficace dei ragazzi, 'salvandone' il futuro. Dobbiamo essere messi nelle condizioni di poterla usare con la 'salutogenesi', la promozione della salute, aumentando i fattori di resilienza.

  La salute mentale inizia prima del concepimento, per questo vogliamo guardare oltre, promuovere la prevenzione primaria e secondaria.Vogliamo parlare di screening in un Paese che li sottovaluta o non riesce ad applicarli". "Tutta la psichiatria italiana, con le Istituzioni, deve prendere consapevolezza del crescente disagio giovanile - sottolinea Claudio Mencacci -. Questa alleanza ha necessità di un'agenzia nazionale che si faccia carico del coordinamento di azioni e risorse per la promozione della salute mentale della popolazione". 


È importante anche che cada il tabù sugli psicofarmaci, spesso visti con moltissimo  sospetto. Così come deve essere alta l'attenzione sul corretto utilizzo di questi farmaci molto importanti. "Il consumo di psicofarmaci, prevalentemente antidepressivi e benzodiazepine, è in costante crescita da molti anni, circa il 2% l'anno - aggiunge Matteo Balestrieri-. Le benzodiazepine sono farmaci di fascia C, i più prescritti in assoluto, per quanto l'Italia sia il Paese che ha il minor numero di prescrizioni in Europa. Questo ci impone una riflessione. Non sempre alle prescrizioni corrispondono utilizzi consoni. Il 40% di queste viene poi gestito con un 'fai da te' pericolosissimo che mette a repentaglio il successo delle cure.    Senza contare l'acquisto illegale: fino a un terzo dei farmaci usati dai giovani sono reperiti sul web, e vengono utilizzati per 'lo sballo', per 'uscire dallo sballo e dormire', per migliorare le performance scolastiche, con danni enormi sulla salute". 


Infine, per gli esperti sui social "bisogna che gli influencer, prima di scrivere anche una sola riga su problemi di salute mentale, valutino con grande attenzione l'effetto delle loro parole".

   

ph credit pixabay 

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