Febbre Oropouche, all'Ospedale Sacco di Milano arriva test per la diagnosi del virus
A mettere a punto è l’esame per diagnosticare l'infezione da virus Oropouche. Presente grazie all'équipe dell'Unità di Bioemergenze dell'Asst Fatebenefratelli Sacco, diretta dalla dott.ssa Maria Rita Gismondo. Uno strumento che ha già dato i suoi primi risultati: infatti il test in questione ha portato alla luce due prime diagnosi in Lombardia, fa sapere la struttura con una nota stampa.
Casi che portano il bilancio nazionale a quota 4 (con il caso del Veneto del viaggiatore di 25 anni preso in carico dall'Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, Verona, e quello di un viaggiatore sulla cinquantina seguito all'ospedale di Forlì).
Si tratta di casi di importazione, di persone di ritorno dal Brasile e da Cuba.
Il virus causa una febbre molto alta, dolori articolari e muscolari e rash cutaneo. Si trasmette all'uomo attraverso le punture di moscerini o di zanzare. Il principale artropode vettore Culicoides paraensis è al Sud e Centro Americhe e non è presente in Europa, spiegano ancora dall'ospedale meneghino. Ad oggi non esistono prove di trasmissione interumana del virus Oropouche.
"L'importanza di queste diagnosi effettuate in Italia - dichiara Maria Rita Gismondo - è essenziale per monitorare la diffusione del virus. Attualmente la diagnosi è appannaggio dei centri di riferimento per le arbovirosi, come il nostro, e si basa principalmente su tecniche molecolari home-made. Di fronte alla diffusione di virus, anche se non ci sono rischi nel nostro Paese, è sempre importante non sottovalutare i sintomi e i dati epidemiologici e rivolgersi ai laboratori di riferimento".
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