Research.com, la 3^ edizione della classifica annuale mondiale dei migliori scienziati nel campo della medicina
In questi giorni la piattaforma internazionale Research.com ha pubblicato la terza edizione della classifica annuale mondiale dei migliori scienziati nel campo della medicina. Questo rapporto, che include un elenco di studiosi di spicco, intende dare visibilità agli importanti contributi scientifici di coloro che sono all'avanguardia nel campo della medicina. Si tratta in pratica di una eccellente opportunità per valutare la direzione in cui si stanno orientando gli studi degli specialisti più famosi, nonché per conoscere i migliori specialisti in vari campi di ricerca, Paesi, università e istituti di ricerca.
Per l'edizione 2024 della classifica, sono stati presi in considerazione quasi 25.000 profili di scienziati elencati sui principali database bibliometrici esaminando diversi indicatori e metriche per valutare l'inclusione di ogni scienziato nella classifica. La soglia del D-index (cioè il valore di una ricerca scientifica e del suo impatto nella comunità scientifica) per l'approvazione di uno studioso da prendere in considerazione è stata fissata a settanta se la maggior parte delle sue pubblicazioni riguardava il campo della medicina. I criteri di inclusione degli studiosi da prendere in considerazione per la classifica dei migliori scienziati si basano sull'h-index della disciplina, sulla proporzione di contributi apportati nell'ambito di una determinata disciplina e sui riconoscimenti e i risultati ottenuti dagli scienziati.
«In questo contesto l’Istituto Auxologico Italiano Irccs», spiega Gianfranco Parati, Direttore scientifico di Auxologico, «occupa una posizione preminente in Italia, con ben 6 scienziati inclusi in questa particolare classifica, a testimoniare come nel nostro Istituto l’attività clinica si accompagni anche ad una attività di ricerca scientifica di alto profilo, riconosciuta a livello internazionale, ed articolata su un ampio spettro di tematiche. I campi in cui la qualità e quantità della ricerca di Auxologico sono riconosciuti a livello mondiale includono la cardiologia, con particolare riferimento a tematiche come aritmie e cardiomiopatie su base genetica (in particolare la Sindrome del QT lungo), ipertensione arteriosa, fisiopatologia delle malattie cardiovascolari (e il loro complesso intreccio con problematiche neurologiche, respiratorie e metaboliche), impatto di fattori ambientali ( ad esempio l’alta quota) e di importanti componenti dello stile di vita (come alimentazione, attività fisica e sonno) su problematiche di salute cardiovascolare, tecniche di misura della pressione arteriosa e diagnostica cardiovascolare per immagini (in particolare con riferimento a studi pionieristici nel campo dell’ecocardiografia avanzata e tridimensionale). Altri settori di eccellenza includono l’endocrinologia (con particolare riferimento a malattie della tiroide e all’insufficienza ovarica) e l’immunologia (in relazione allo studio di biomarcatori per malattie autoimmuni con coinvolgimento cardiovascolare e neurologico quali Lupus Eritematoso e sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi). In sintesi, si conferma ancora una volta che una eccellente attività clinica ed una migliore cura dei pazienti si basano su una attività di ricerca di alto profilo, in grado di ampliare continuamente le nostre conoscenze e di permetterne una efficiente traduzione in termini di miglioramento della diagnosi e della cura dei nostri pazienti».
«Per quanto riguarda l’impatto delle mie pubblicazioni», conclude Gianfranco Parati, che è pure Direttore del Dipartimento di Cardiologia di Auxologico San Luca di Milano e professore onorario di Medicina cardiovascolare all’Università di Milano-Bicocca, «sono particolarmente citate quelle relative a ipertensione arteriosa, fisiopatologia delle malattie cardiovascolari (e il loro complesso intreccio con problematiche neurologiche, respiratorie e metaboliche), impatto di fattori ambientali ( ad esempio l’alta quota) e di importanti componenti dello stile di vita ( come alimentazione, attività fisica e sonno) su problematiche di salute cardiovascolare, tecniche di misura della pressione arteriosa e diagnostica cardiovascolare, telemedicina e tecniche di medicina digitale».
Riguardo gli altri clinici-ricercatori di Auxologico entrati nella classifica di Research.com, il prof. Peter Schwartz, direttore del Centro Aritmie Genetiche di Auxologico, commenta: «Per quanto mi riguarda, posso dire che il risultato complessivo dipende largamente dal volume e dalla continuità delle mie pubblicazioni riguardanti la sindrome del QT lungo. Una curiosa annotazione è che il mio lavoro più citato (13657 citazioni scientifiche) è una Task Force report della European Society of Cardiology sulla “variabilità della frequenza cardiaca”».
Il prof. Luca Persani, Direttore della UO Endocrinologia e Malattie del Metabolismo di Auxologico San Luca di Milano e professore ordinario di Endocrinologia all’Università di Milano, commenta: «I miei articoli più citati riguardano studi clinici e traslazionali su malattie tiroidee rare che mi hanno consentito di firmare linee guida internazionali sulla loro diagnosi e gestione clinica. Altri studi particolarmente citati sono quelli riguardanti le cause genetiche della insufficienza ovarica prematura (menopausa precoce) dove siamo stati primi a identificare mutazioni in un gene particolarmente importante per la maturazione del follicolo ovarico che è situato sul cromosoma X e il cui difetto è quindi particolarmente importante nella sindrome di Turner. Altri lavori molto citati riguardano studi più di base sui meccanismi di attivazione del segnale ormonale all'interno delle cellule bersaglio».
Il prof. Pierluigi Meroni, Direttore del Laboratorio di ricerche in Immunologia Clinica e Reumatologia di Auxologico, commenta: «Le pubblicazioni più citate si riferiscono a biomarkers per malattie autoimmuni con pesante coinvolgimento cardiovascolare e neurologico quali Lupus Eritematoso e sindrome da anticorpi anti-fosfolipidi. Per queste pubblicazioni ho fatto parte dei comitati internazionali che hanno stabilito i criteri classificativi e diagnostici di queste due malattie e sono stato nominato primo Master Italiano dell'American College of Rheumatology».
Il prof. Luigi Badano, Direttore della U.O. Diagnostica Cardiovascolare Integrata di Auxologico San Luca di Milano e professore ordinario di Cardiologia all’Università di Milano-Bicocca, infine commenta: «il riconoscimento è principalmente dovuto ai miei studi sull'applicazione clinica dell'ecocardiografia tridimensionale per lo studio dell'anatomia e della funzione delle strutture cardiache. In particolare per la valutazione delle malattie del cuore destro e della fisiopatologia della insufficienza tricuspidale».
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